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I segreti della casta di Montecitorio

Si parla molto in questi giorni del dipendente precario di Montecitorio che ha aperto un blog e una fanpage su facebook a cui ormai si sono iscritti 278251 persone. Si firma come Spider Truman e racconta cose interessanti sulla vita dei nostri dipendenti a Montecitorio.
Cose che tutti sappiamo o abbiamo sentito dire ma dette da lui fanno un certo effetto. Ci racconta il meccanismo delle auto blu, delle agevolazioni di viaggi, di acquisto delle auto e dei barbieri a loro disposizione a nostre spese. Mi basta pensare a questa cosa sciocca, al costo del taglio dei capelli, uno di noi che guadagna appena mille euro al mese spende 20 euro in media per un taglio di capelli, e questi corrotti marci che quando si tratta di votare il loro aumento dello stipendio sono presenti in aula e tutti d’accordo hanno i barbieri pagati da noi a loro disposizione.
Per favore Italiani, reagite, fate qualcosa, dimostrate di essere ‘Gli Italiani’ e non le pecore italiane. E’ da 10 anni che vivo in Italia e l’unica cosa positiva che ricordo di questi parlamentari è una legge fatta dall’ ex ministro dell’economia Bersani, il quale stabilì che le ricariche telefoniche non devono avere un costo per la ricarica, e che il consumatore deve pagare solamente il traffico telefonico, senza spese aggiuntive. I 4 SI del referendum sono stati in gesto di risveglio ma per favore non permettete che abbiamo a Montecitorio persone incapaci e in più a Vostre/Nostre spese.

Mi scusi Cavaliere, adesso andiamo avanti Noi

Vado avanti, vado avanti, vado avanti……’.
Ma a forza di correre nell’unica direzione prima o poi il guerriero presidente del consiglio si farà male da solo.
Nonostante gli scandali evidenti agli occhi di tutto il mondo, la disperazione economica degli italiani ai quali lui sbatte in faccia i milioni pubblici elargiti per divertirsi togliendoli dalle loro tasche e ai processi; il cavaliere ossessionato dal sesso continua a governare perché è l’unica possibilità di fuga che ha. E’ capace di consegnare il paese a Gheddafi o a Umberto Bossi se non dovessero bastare gli acquisti degli ex alleati Finiani.

Ormai è chiara a tutto il mondo la cattiva gestione del Paese e anche la consapevolezza che ne hanno gli Italiani, eppure tutto questo non è sufficiente per cacciarlo dalla amata poltrona. Pare che niente riesca a buttarlo giù visto il suo potere economico, politico e di corruzione in grado di acquistare i valori e la dignità di qualsiasi italiano dopo averlo ridotto in stato di bisogno. Dico così non per offendere il popolo italiano ma per rendere l’idea di quello che sta vergognosamente succedendo in un paese nel quale una vergogna così inaudita non si era mai provata.
Il Vaticano e l’America hanno già i loro problemi e non sembrano voler appoggiare Silvione in questi giorni difficili.
L’unico motivo che il cavaliere (cavaliere a tutti gli effetti perchè lo ha dimostrato con le buste gonfie di soldi e gioielli alle persone di sesso femminile ) ha di continuare ad andare avanti è l’orgoglio umano, ma un orgoglio che di dignitoso ha ben poco visto che serve a mascherare la sua paura di affrontare processi nei quali già sa di essere colpevole.

L’unico mezzo che gli permette di continuare a coltivare questo incubo è la sua filosofia di non volere controlli né controllati, atteggiamento tipico del governo tiraniano.
Per Berlusca democrazia vuol dire fare quello che vuole con gli italiani e con il loro destino, comprarsi lo loro figlie mentre fa perdere il lavoro ai loro papà e rimbambisce le mamme con i suoi programmi televisivi, trascurando la vecchia tradizione civile per la quale Democrazia significa ” qualunque cosa che pretenda che gli altri facciano a te, falla tu per loro”.
Di sicuro su Berlusconi c’è molto da dire visto che è responsabile degli ultimi dieci anni di storia italiana e che per 8 anni ha avuto il timone dello stivale che sta affondando.

Ho conosciuto un avvocato al bar che mi diceva ‘la prima volta l’ho votato, poi la seconda l’ho votato ancora convinto che non gli avevano dato tempo. Ci credevo e andando avanti non capivo perché la sanità peggiorasse e diventasse sempre più a pagamento, la scuola naufragasse tornando a modelli arcaici di didattica e organizzazione, l’Inps vendesse le sue proprietà, gli inceneritori crescessero come funghi senza che si risolvesse il problema dei rifiuti, le tasse statali fossero aumentate per lasciare alle regioni il compito di metterne di molto più alte, le piccole imprese chiudessero, i negozi fossero sempre in saldo, le grandi aziende andassero a produrre altrove lasciando milioni di persone senza lavoro e senza alcuna speranza, le famiglie vivessero sempre più con le pensioni dei loro anziani, i giovani non avessero l’opportunità di continuare gli studi, le vacanze si accorciassero sempre di più fino a sparire. Concorsi truccati, la Protezione Civile corrotta, i parlamentari dormienti in aule vuote, leggi fatte per salvare solo lui che applicate alla società hanno creato ingiustizie immense, passaggi al digitale per farci comprare i suoi decoder e vedere la sua TV che ci diceva solo che andava tutto bene a dispetto di quel che vedevamo fuori per strada e nel mondo.Vedevo la società cambiare e impoverirsi e mi chiedevo cosa stesse facendo lui mentre tutto un Paese cadeva nella miseria. Poi è venuto fuori lo scandalo di anni di Bunga Bunga e lì ho capito che, in un modo o nell’altro, ci ha fottuti tutti’.

Io vado avanti, e andrò sempre avanti per portare la mia opinione in mezzo a voi tramite il blog, ma anche voi continuate a commentare e a frenarmi nei ragionamenti sbagliati con vostre testimonianze e punti di vista.

Il mio Paese difficile

Per me, che sono albanese, parlare dell’Albania non è facile, vuoi
perché la realta è triste vuoi perché la verità è scomoda per qualcuno. Dal 1991 ad oggi il mio Paese per la maggior parte ha conosciuto come leader Sali Berisha, il quale nel 1991 è diventato capo del Partito democratico albanese, con cui ha vinto le elezioni nel 1992, nel 1996, nel 2005 e nel 2009. Proprio l’ultimo appuntamento con il voto è stato molto contestato dal rivale del partito socialista albanese Edi Rama. Ora, Berishia continua ad essere al vertice del potere grazie ad uno “strano matrimonio” nelle ultime elezioni con Ilir Meta, che si è dimesso all’inizio dell’anno dopo la diffusione di un video in cui chiede favori su appalti e licenze in cambio di tangenti per 700mila euro.

Fatte queste premesse che rendono l’idea di chi sta al governo e da chi si fa influenzare il nostro Paese, vorrei esprimere il mio parere personale per trovare la verità in un oceano di guai politici.

Giustizia e responsabilità come bene pubblico, meritocrazia come diritto inviolabile e diritti e doveri come equilibrio della vita sociale non sono punti di riferimento per il cittadino albanese e tanto meno per le guide politiche. Se è vero, come è vero, che corruzione e ingiustizia non aiutano a vivere bene e vanno a gravare sui cittadini, ecco dove cercare la causa degli incidenti di questi giorni.

Oggi l’Albania non sta peggio di 2, 10 o 20 anni fa. La corruzione è endemica e tutti i cittadini la vedono sia a destra che a sinistra. La cosa che è cambiata, però, è la consapevolezza degli albanesi. Molti di loro, anche attraverso i parenti emigrati, hanno avuto modo di conoscere altre realtà, altri Paesi, altri Stati. Così, riescono a vedere meglio gli aspetti negativi del potere in Albania e iniziano a protestare.

per www.mixamag.it

I politici sono l’incarnazione dello spirito del popolo che li ha scelti.

Ora, se è vero quello che scrivo nel titolo, non c’è tanto da lamentarsi se Ilir Meta o Silvio Berlusconi si accusano di quello che hanno fatto.
Anche se le accuse dei due politici sono di natura diversa il concetto che vorrei esprimere non cambia.

Cosa c’è di male se Burlusoni scarica lo stress in compagnia di ragazze giovani e abbronzate? Andava con donne maggioreni e lo abbiamo criticato, va con minorenni e lo critichiamo ancora di più.

Io personalmente non condanno il fatto che Berlusca abbia fatto sesso con una minorenne anche perchè apparentemente non mi sembra un uomo in grado di consumarlo.
Condanno l’andamento negativo del paese, perchè è questa la responsabilità del presidente del consiglio.

Riguardo a Ilir Meta la faccenda è leggermente diversa ma anche qui consapevole, perchè quando il popolo è d’accordo a vendere il voto per 50€ è anche consapevole che, una volta alla poltrona, il venditore lavorerà per il bene del suo portafoglio in quanto le pretese del cittadino vengono soddisfatte con la compravendita del voto.

Il succo di questo post è che se sono al governo è perchè li abbiamo voluti noi e se dobbiamo cambiare le cose tutto dipende da noi. Giocare bene l’unica carta che abbiamo in mano: IL VOTO.

extracomunitario = schiavi o peregrini??? per me tutte e 2

immigratiLe parole più usate nel diritto romano sono Cives, schiavi, peregrini, res ecc…

tutti noi siamo abituati ormai a sentire la parola extracomunitario anche se nei paesi del nord Europa non viene usata in quanto loro ragionano diversamente ( es. in Olanda li chiamano Non Olandesi).
Io personalmente il trattamento dei Non Italiani lo trovo uguale a quello degli schiavi in quanto vengono negati i tanti diritti, tipo quello del voto, specialmente mi rifersco ai tanti casi in cui  vengono richiesti criteri impossibili per ottenere cose primarie. Benchè gli esempi siano tanti adesso non intendo entrare nel merito delle singole casistiche.
Nel diritto e nell’ epoca dei Romani succedevano le stesse cose con gli schiavi che venivano considerati “RES” (oggetto/COSA), essi non avevano diritti ma solo doveri. Su questo punto i Romani erano però più onesti o, meglio, trasparenti.
Più o meno lo stesso comportamento veniva seguito con i “peregrini” (stranieri) dove si incominciava a trattare con loro solamente per motivi di profitto e lo stesso ragionamento lo riscontro da parte dei politici di oggi i quali con i loro atteggiamenti decidono che per quello che gli conviene si  coinvolgano gli stranieri e quando non gli conviene si adottino misure di restrizione.

Il ragionamento dei romani si verifica anche oggi e tanti si riconoscerano nel leggere questo articolo quando si parla del ‘se’ un loro foglio debba sposare un Non Italiano. Questi fatti io personalmente non so come definirli, razzismo, discriminazione, pregiudizio o ignoranza. Voi cari lettori potreste illuminare le mie idee in merito.

Morire nei cantieri e fare i lavori umili SI – avere diritti o ottenere servizi e indennizzi NO

La morale  di questo post è che spesso mi sento uno schiavo e uno straniero (anche se indirettamente) nel pieno senso del diritto romano.

Albania che va…..

Sono appena tornato dal mio Paese natale, e non riesco a darmi delle risposte riguardo al suo futuro, alla sua politica, ed alla mentalità delle persone.
Mi impressiona il fatto che, una volta entrato in Albania, si cambia modo di ragionare perché le circostanze lo richiedono; mi impressiona il fatto che là devo cambiare anche modo di comportarmi. Sono stato solo due giorni e non mi sono aggiornato su tutto: mi colpisce in particolare l’eccessiva presenza di media locali ed il fatto che tutte le trasmissioni siano copiate da quelle Italiane. Non sono d’accordo con tale filosofia perché un paese con una storia e cultura tutta sua ed eccezionale non si deve permettere di copiare la Costituzione di altri paesi – e tanto meno i programmi televisivi, educativi e commerciali che siano.
I miei connazionali non lo ammettono ma la crisi si sentiva anche lì, a mio avviso molto di più che in qualsiasi altra parte del mondo.
I politici sono diventati furbi più di quelli del paese dove risiedo, e ciò pesa molto al cittadino medio basso, dato che si tratta di un paese economicamente debole e con un’economia instabile.
Tendenzialmente in Albania non manca niente ma pochissimi si possono permettere tutto…per spiegarmi, mi basta dire che c’è gente che gira con l’elicottero dalla mattina alla sera, e gente che muore perché non può raggiungere il pronto soccorso.
Viva l’Albania – Rrofte Shqiperia
GEZUAR VITIN E RI 2009 TE GJITHE BASHKEATDHETARVE