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OSTREGHETA, a immigrati il test di lingua italiana e a noi NO!!!

Ho voluto aspettare il 1° Maggio per scrivere questo post.
Se sei immigrato devi prima superare un test di lingua italiana e ottenere una certificazione ‘rilasciata da appositi enti accreditati’ – è quello che  vuole la Lega, con un emendamento al decreto legge sugli incentivi, firmato dalla deputata Silvana Comaroli, il quale affida alle Regioni il potere di valutare se un certo tipo di attività commerciale è ‘incompatibile’ con la tutela delle ‘tradizioni locali’ e vietarne l’insediamento. Insomma, nuovi obblighi e nuovi divieti richiesti dalla Lega ma non nuovi diritti e tanto meno applicazione di quelli esistenti.
Secondo me si tratta del solito intervento estemporaneo e demagogico.
Se, in linea di principio, è condivisibile la richiesta di un test di lingua italiana per l’immigrato che chiede la cittadinanza, ben diverso è mettere paletti discriminatori e ingiustificati: lo Stato si deve adoperare per agevolare i più deboli, non per ostacolare chi vuole aprire un esercizio commerciale.
Il partito del Carroccio è completamente contrario all’incentivo delle attività commerciali di cui l’Italia ha bisogno e chiude le porte anche alle persone di buona volontà.
Questa posizione è basata sull’ odio contro lo straniero e sta prendendo una piega così razzista e preoccupante che a parlarne il Giorno dei Lavorati mi piange il cuore.
Io non giudico ma vorrei capire: perchè il Carroccio non presenta un programma di lingua e cultura italiana per gli immigrati?
Perchè la lega non fa dei corsi di cultura generale ai suoi elettori per primi visto che forse hanno bisogno più dei non italiani? Perchè un immigrato deve trovare sempre ostacoli nella sua carriera di cittadino di serie B ed essere costretto a delinquere e non il contrario?